Nutrirsi in modo sano è uno stile di vita, non significa mettersi a dieta. Mangiare bene è un atto di amore verso noi stessi, il nostro corpo, la nostra salute e la nostra mente. Mangiare bene ci permette di vivere una vita in salute, attiva e di svolgere tutte le nostre attività preferite. Mangiare bene non vuol dire eliminare o imporre schemi rigidi, mangiare bene vuol dire variare e integrare tutti gli alimenti nelle giuste frequenze e quantità. Mangiare bene vuol dire trovare un giusto equilibrio. Mangiare bene è il primo passo per la PREVENZIONE e GESTIONE di alcune patologie soprattutto quelle tipiche della nostra società moderna: diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, sindrome metabolica, disturbi alimentari e così via. Chiedere aiuto per poter gestire le proprie abitudini alimentari, per crearne di migliori e capire come fare per star bene è un gesto di amore verso sè stessi importante per tutti.
la figura del nutrizionista
La figura del nutrizionista può aiutare a gestire e controllare determinate patologie, garantisce di non incorrere in carenze nutrizionali e aiuta a gestire condizioni di malnutrizione. Il nutrizionista può e deve diventare una figura di riferimento. Non ci sono giudizi o controlli. Il percorso si decide insieme ed il come sarà un qualcosa di condiviso.
educazione alimentare
A volte bastano pochi e piccoli cambiamenti per sperimentare un benessere fisico e ritrovare l’energia che non si crede di avere. Insieme al nutrizionista si scoprono e imparano le regole per creare un piatto sano così da assicurare a tutta la famiglia l’introduzione dei nutrienti di cui si ha bisogno. Un aspetto importante è la programmazione del menù settimanale che è cucito e pensato sulle necessità personali. Avere uno schema da seguire può aiutare nell’organizzazione della spesa, nella suddivisione dei compiti, nella varietà e soprattutto si fornisce una risposta alla tanto ripetuta domanda: “cosa preparo per cena?”. Il nutrizionista può risolvere il problema dell’organizzazione dei pasti della famiglia fornendo idee facili e veloci e condividendo gli strumenti per una migliore e più semplice pianificazione. Si parla di ricette, prodotti più o meno validi che si trovano sugli scaffali del supermercato, etichette alimentari, menù di mense e ristoranti. Vengono forniti consigli per risparmiare, per vivere senza sprechi e per assicurare una tavola colorata e bella, oltre che buona. Gravidanza e allattamento: il corpo già normalmente è in grado di inviare segnali ben chiari su cosa ha bisogno, in gravidanza questo sistema di autoregolazione è ancora più pronunciato: bisogna saper ascoltare il proprio corpo. Ogni trimestre porta con sé fabbisogni e nutrienti specifici che devono essere soddisfatti. L’affidarsi a qualcuno toglie un gran peso mentale alla mamma. Il feto durante lo sviluppo ha necessità di alcune sostanze fondamentali come il ferro, l’acido folico, gli omega 3 ed alcune vitamine e noi dobbiamo cercare di fornirglieli tramite un’alimentazione equilibrata e bilanciata. Nutrizione pediatrica (dallo svezzamento all’adolescenza): tutto parte dai genitori. Una buona educazione alimentare del genitore assicura un buon sviluppo del bambino. Svezzamento classico o autosvezzamento? Omogenizzati sì o no? Quanta pasta, quante proteine? Sta crescendo mangerà abbastanza? Insieme possiamo dare una risposta e trovare una soluzione- la vostra soluzione- a queste tematiche. Selettività alimentare: la selettività alimentare nel bambino è una tappa obbligatoria nella sua crescita. Inizia a fare le prime scelte e così, tutto d’un tratto, smette di mangiare qualcosa che fino al giorno prima consumava con gusto. Complice la crescita, l’influenza dei pari, un ambiente non tranquillo e molti altri posso essere i fattori di rischio. Il genitore deve assecondare questa fase senza obblighi o ricatti ma continuando a proporre quell’alimento (solitamente la selettività è nei confronti di frutta e verdura). Pazienza e perseveranza e vedrete cari genitori che il vostro bimbo tornerà ad apprezzare le verdure. Ricordiamoci che i bambini imitano: se i genitori non mangiano determinati alimenti sarà naturale conseguenza il rifiuto del bambino verso gli stessi.
patologie di cui si occupa il nutrizionista
Dimagrimento: Obesità e sovrappeso sono condizioni associate ad elevata mortalità e rappresentano un importante fattore di rischio per le principali malattie croniche: malattie cardiovascolari (in particolare infarto e ictus), ipertensione, diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica, alcune forme di tumori (in particolare il tumore dell’endometrio, del colon retto, renale, della colecisti, della prostata e della mammella). L’obesità aumenta anche il rischio di malattie della colecisti (calcoli) e delle malattie muscolo-scheletriche (in particolare artrosi degenerativa). Incremento ponderale: al pari del sovrappeso, anche l’essere sottopeso e malnutriti porta con se diverse problematiche a livello di ossa, muscoli, pelle, denti ma soprattutto, senza le energie derivanti dal cibo, anche il nostro umore può subire importanti alterazioni e sbalzi. Un peso corporeo non fisiologico porta con se complicanze e disturbi ormonali con conseguente rischio di amenorrea e infertilità nella donna oltre che precocità nello sviluppare osteoporosi. Problematiche gastrointestinali: quante volte sentiamo parlare di bruciore di stomaco, stipsi, gonfiore, peristalsi accelerata e altro ancora? Tutti trovano una causa e un motivo diverso a questo malessere. Analizzando le tue abitudini alimentari, facendo una giusta indagine medica (se necessario) possiamo trovare un modo di alimentarti che ti faccia star bene. Sapevi che nel nostro intestino ci sono circa 1-2kg di microrganismi che vivono? Essi formano il MICROBIOTA INTESTINALE che da studi recenti sembra essere responsabile della nostra salute e ci protegge da molte malattie. E’ importante nutrirci nel modo corretto per nutrirlo. Allergie e intolleranze: le diagnosi di celiachia, allergia al frumento, intolleranza al lattosio, allergia alle caseine possono causare un iniziale smarrimento. Potrà sembrare impossibile mangiare con spensieratezza e gioia. Sapere quali alimenti si possono o no mangiare, imparare ad apprezzare e scoprire tutte le altre prelibatezze che invece possiamo consumare sarà parte principale del percorso. Inoltre, la pianificazione di una settimana alimentare garantirà di avere tutti i nutrienti senza incorrere in possibili malnutrizioni con conseguenti cali di energia. I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più conosciute ma non le uniche. Negli ultimi anni, il disturbo da alimentazione incontrollata, l’ortoressia e vigoressia hanno visto una rapida diffusione. Sono primariamente malattie psichiatriche con manifestazioni che interessano anche la sfera alimentare: è quindi essenziale, nel processo di cura, un approccio multidisciplinare e integrato per permettere una completa guarigione. E' importante riconoscere i primi segnali di sofferenza e i comportamenti disfunzionali così da poter intervenire il prima possibile. Saltare i pasti, mangiare in solitudine, eliminare intere classi di alimenti, evitare occasioni sociali, cambiamenti repentini di umore, attività fisica intensiva, abbigliamento largo, eccessiva attenzione alla propria immagine allo specchio, etc… Questi sono solo alcuni dei tanti campanelli di allarme che possono indicare l’esordio di un disturbo del comportamento alimentare. Diabete: Condizione sempre più frequente nella nostra società complici fattori genetici, ambientali e una alimentazione disordinata. Una diagnosi del genere, per la vita, con una terapia più o meno invasiva può causare una moderata preoccupazione: spesso si viene inviati a casa dall’ospedale con una cartella clinica piena di esami, farmaci e una misera piramide alimentare poco comprensibile e che da zero aiuto pratico nella gestione dei pasti. Insieme possiamo capire cosa fare e cosa evitare al fine di star bene. Pochi e semplici trucchetti per poter mangiare anche quegli alimenti che solitamente vengono eliminati: pane-pasta-riso-frutta- patate,… Nulla deve essere eliminato: la soluzione sta nel COME e QUANTO si mangia.
domenica 7 maggio conferenza gratuita con Giorgia Miglio